Stimolazione cognitiva

Sabato 29 novembre 2025 ore 17
Sede A.M.A. Milano via F. Soave, 24 (ingresso da via C. Balbo)
Stimolazione cognitiva: perché è importante
La stimolazione cognitiva è un insieme di tecniche e attività pensate per aiutare la mente a mantenere, migliorare o recuperare le sue capacità, come la memoria, l’attenzione, il linguaggio e il pensiero. Questa stimolazione si basa sulle straordinarie capacità del cervello di adattarsi e cambiare nel tempo, anche di fronte a difficoltà o malattie. Infatti, stimolare la mente significa attivare le reti neurali, cioè i collegamenti nel cervello, per favorire l’adattamento e il miglioramento delle funzioni cognitive. Non si tratta solo di ottenere risultati migliori nei test, ma soprattutto di aumentare la consapevolezza di sé, la capacità di gestire le proprie difficoltà e di essere parte attiva nel proprio percorso di salute.
Le attività per stimolare la mente possono includere esercizi su memoria e attenzione, tecniche di rilassamento come la mindfulness, e strumenti tecnologici che aiutano il cervello a lavorare meglio, sempre con il supporto di professionisti.
Neuroriabilitazione cognitiva: un aiuto concreto per chi convive con malattie neurologiche
La neuroriabilitazione cognitiva si rivolge a chi ha subito un danno cerebrale, proprio come nel caso della Malattia di Alzheimer?. L’obiettivo è aiutare la persona a mantenere o recuperare le capacità compromesse. Per fare questo si parte da una valutazione approfondita delle funzioni cognitive, grazie a test specifici, per capire quali abilità sono più coinvolte. Gli interventi poi possono essere di tre tipi:
- Restaurativi, per riattivare funzioni che si sono indebolite;
- Compensativi, per insegnare nuovi modi di affrontare le difficoltà;
- Di mantenimento, importanti per rallentare l’evoluzione della malattia e preservare il più possibile l’autonomia.
Questi interventi sono personalizzati e si svolgono spesso in gruppi o in ambienti familiari, per sostenere non solo la persona ma anche chi le sta vicino. Il coinvolgimento attivo, infatti, è fondamentale: il paziente non è solo un destinatario, ma un protagonista del proprio percorso di cura.
Neuropotenziamento: prendersi cura della mente ogni giorno
Il neuropotenziamento è invece pensato per chi desidera mantenere o migliorare il proprio funzionamento mentale, anche in presenza di lievi difficoltà, magari soggettive, o semplicemente per stare meglio nella vita di tutti i giorni. Non si cura una malattia, ma si potenziano le risorse già presenti nel cervello.
Attraverso esercizi cognitivi, pratiche di rilassamento, tecniche di consapevolezza e l’uso di alcune tecnologie, è possibile migliorare attenzione, memoria e flessibilità mentale. Importante è la motivazione e il coinvolgimento attivo di chi partecipa.
In poche parole… di che si tratta?
Stimolare la mente è fondamentale per tutte le età e condizioni, in particolare per chi convive con malattie come l’Alzheimer?. La stimolazione cognitiva può infatti aiutare sia a recuperare alcune capacità perse, sia a mantenere e rafforzare quelle ancora presenti. Partecipare attivamente a questo percorso significa prendersi cura di sé con fiducia e consapevolezza, sostenuti da professionisti che guidano e accompagnano lungo ogni passo.



