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NEWSLETTER 5 2021 IL CENTRO DINO FERRARI

NEWSLETTER 5 2021 IL CENTRO DINO FERRARI
NEWSLETTER 5 2021 IL CENTRO DINO FERRARI
Cara Amica, Caro Amico, nella precedente newsletter abbiamo parlato dell'importanza per A.M.A. Milano di raggiungere il maggior numero di famiglie attraverso professionisti del settore....


Cara Amica, Caro Amico,
nella precedente newsletter abbiamo parlato dell'importanza per A.M.A. Milano di "raggiungere il maggior numero di famiglie attraverso professionisti del settore che garantiscono la qualità degli interventi. Interventi che vengono erogati adeguandosi sempre più alle continue ricerche effettuate anche in campo scientifico."   Rita Origo, presidente di A.M.A. Milano

All'interno di questa cornice è cresciuta negli anni l'importante collaborazione con il Centro Alzheimer del Policlinico di Milano "Centro Dino Ferrari" dell'Università degli Studi di Milano.
Una partnership che A.M.A. ha portato avanti anche lo scorso anno, in un momento delicato e difficile per tutti, collaborando alla divulgazione del questionario relativo al COVID-19 progettato dalla Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano e, messo a punto ed informatizzato grazie alla collaborazione dell'Istituto Mario Negri. 

Il progetto supportato da A.M.A. partiva da un importante quadro di lettura:

"I pazienti con decadimento cognitivo portano nell'ambiente in cui vivono un bagaglio di sintomi di vario tipo che hanno un impatto significativo su chiunque si relazioni ad essi. In primis, la gestione di sintomi cognitivi e comportamentali, seguita poi dalla difficoltà emotiva di comprendere ed accettare il cambiamento. La presa in carico di un paziente con Decadimento Cognitivo, quindi, dovrebbe estendersi anche a coloro che se ne prendono cura ogni giorno. Soprattutto in un momento di enorme stravolgimento come questo legato alla pandemia da COVID19. L'obiettivo di questo studio è quello di creare un rapporto stabile e frequente con i caregiver.
All'interno di questo progetto è stato costruito un questionario per fotografare i cambiamenti insorti dopo l'arrivo improvviso della pandemia e indagare l'impatto psicologico dei caregiver. Il fine è quello di ottenere un resoconto dettagliato delle conseguenze pratiche, assistenziali e psicologiche causate dalla pandemia al fine di comprendere e supportare i pazienti e le loro famiglie."  Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano.

All'interno del rapporto di collaborazione con il Centro Alzheimer del Policlinico di Milano, ricordiamo, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer del 2020, la redazione di una serie di risposte ad alcune delle domande più frequenti inerenti la malattia.

Tra queste citiamo:

Si può prevenire?

"La prevenzione è uno strumento fondamentale per affrontare questa malattia. Dal momento che conosciamo una serie di fattori di rischio ambientali modificabili, l'elemento principale della prevenzione è l'eliminazione di questi fattori con una correzione dello stile di vita: non fumare, non assumere alcolici, controllare la pressione arteriosa, la glicemia ed il colesterolo mediante la dieta e l'attività fisica. La dieta mediterranea è ormai riconosciuta dalla letteratura internazionale come fondamentale per la prevenzione della demenza, così come un'attività fisica regolare e quotidiana. Recentemente si sta riconoscendo anche un ruolo alla stimolazione cognitiva, perciò attività culturali e sociali sembrano prevenire l'esordio del decadimento cognitivo." Dott. Arighi

Per rivedere tutte le domande è possibile collegarsi a RISPOSTE SULLA MALATTIA sul sito di A.M.A. MILANO

l testo sono stati redatti dal prof. Elio Scarpini, Responsabile del Centro Alzheimer del Policlinico di Milano, Università degli Studi, insieme ad alcuni neurologi, neuropsicologi e ricercatori del "Centro Dino Ferrari", con la partecipazione del Direttore Scientifico di A.M.A. e con l'esclusivo intervento della Prof.ssa Abbracchio, Prorettore dell'Università degli Studi di Milano.

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